Tra Natura e Cultura
Nel cuore delle campagne di Naro, a pochi chilometri dalla Valle dei Templi di Agrigento, in un luogo immerso in un contesto unico e suggestivo in cui storia e natura si intrecciano.
La zona infatti, oltre a rappresentare da sempre un territorio a forte vocazione agricola, immersa nel verde tra vigneti, uliveti e agrumeti, confina con due importanti siti archeologici: Contrada Cignana e Altopiano Petrasi, due ampie aree di forte interesse culturale, in quanto caratterizzate dalla presenza di numerose strutture ipogeiche e catacombe di epoca paleocristiana.
È in questo luogo, tra natura e cultura, che Villa Viticcè affonda le proprie radici e pone le basi verso il futuro.
Contrada Viticcè
Il nome, Villa Viticcè, deriva dalla contrada in cui l’azienda agricola si trova, chiamata Viticcè appunto, un termine da sempre legato alla viticoltura.
L’origine di questo termine è da ricercarsi in una antica volgarizzazione dal dialetto siciliano del termine “viticcio”, ovvero quella parte della vite che permette alla pianta di aggrapparsi ai sostegni che incontra, come pali o fili, proprio ad indicare come da sempre si tratti di una zona altamente vocata alla viticoltura, ed in particolare alla coltivazione del principe dei vitigni siciliani: Il Nero d’Avola.
Il Mar Mediterraneo da un lato...
Trovandoci su una collina a circa 300 metri sopra il livello del mare, la vicinanza del Mar Mediterraneo è ben visibile dalla parte alta della tenuta.
Questo, non regala solamente un bel panorama del quale poter godere, ma la presenza del mare, influisce in parte anche sulla qualità delle vigne e quindi delle uve prodotte, che vengono accarezzate dalla salinità trasportata dalle brezze marine, che durante le giornate ventose, soffiano all’interno dei vigneti.
Sole, mare e vigneti, si fondono perfettamente in un connubio unico, per dare vita a vini che portano con sé tutti i profumi tipici della macchia mediterranea.
...l'Etna dall'altro
Nelle giornate più belle in cui l’aria è limpida e la visibilità ottimale, è anche possibile ammirare in lontananza la cima dell’ Etna in tutta la sua maestosità e potenza.
La distanza d’aria tra i due punti è poco meno di 125 km, ma non sempre il Vulcano risulta visibile, soprattutto per via della foschia e nelle giornate nuvolose e ricche di umidità.
Ma quando le condizioni lo permettono, ecco che questo scorcio si trasforma in qualcosa di unico, permettendoci di godere di una vista piuttosto nitida su quello che, indubbiamente, rappresenta uno dei più importanti simboli della Sicilia.
Storia, cultura ed itinerari
Posizionata su un colle, dominata dal Castello dei Chiaramonte e con ai suoi piedi la verdeggiante Valle del Paradiso, rigogliosa di filari di viti, uliveti e agrumeti, Naro, si trova a pochi chilometri dalla città di Agrigento e la sua suggestiva Valle dei Templi. Questa cittadina, rappresenta un vero e proprio patrimonio storico, artistico e culturale siciliano. Ricca di storia, arte e bellezze naturali, si fa apprezzare per i suoi numerosi e affascinanti monumenti sia civili che religiosi in stile gotico e barocco che impreziosiscono e valorizzano il proprio territorio. La sua posizione prominente, naturalmente protetta, l’ha resa un belvedere di Sicilia di particolare bellezza, il cui panorama si estende dall’Etna, alle Madonie, fino al mare di Licata, Agrigento e Sciacca. In questo luogo dalle origini millenarie, si respira un’aria dove tradizione e storia si fondono con la leggenda.
Attraversando il centro storico di Naro è possibile intraprendere un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte: si passa facilmente dallo stile gotico-medievale a quello del diciannovesimo secolo, immergendosi completamente nel barocco siciliano, un barocco unico nel suo genere e profondamente diverso da quello del Val di Noto. Non solo Naro, ma tutto il triangolo compreso tra Naro, Palma di Montechiaro e Licata, offre alcuni dei più intriganti centri d’arte siciliani, un territorio costellato da castelli medievali, edifici in stile Barocco e Liberty, ad alcune zone di mare di estrema bellezza.